European Resistance Archive/European Resistance Archive (ERA)


Historique

  1. Ana Zablatnik was born in 1923 in the village Ludmannsdorf/Bilčovs in the southern part of Carinthia. She belongs to the Slovenian speaking minority. Early, she and her family were confronted with humiliations. The threat of being deported by the Nazis in 1942, from which she and her family luckily stayed unharmed, led to the decision to contact the partisans of the „Osvobodilna fronta“, the Slovenian liberation front. They were active in 1943 near her home village. On May 6th 1944 she was arrested and brought to a Gestapo-prison in Klagenfurt. From the beginning of 1945, she awaited her trial in the notorious court of justice, but it was not realized anymore. She was released in the last days of war (4.-6. May 1945). She kept her resistant attitude against any form of discrimination up to today.
    Ana Zablatnik was born in 1923 in the village Ludmannsdorf/Bilčovs in the southern part of Carinthia. She belongs to the Slovenian speaking minority. Early, she and her family were confronted with humiliations. The threat of being deported by the Nazis in 1942, from which she and her family luckily stayed unharmed, led to the decision to contact the partisans of theOsvobodilna fronta“, the Slovenian liberation front. They were active in 1943 near her home village. On May 6th 1944 she was arrested and brought to a Gestapo-prison in Klagenfurt. From the beginning of 1945, she awaited her trial in the notorious court of justice, but it was not realized anymore. She was released in the last days of war (4.-6. May 1945). She kept her resistant attitude against any form of discrimination up to today.
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  2. Ana Zablatnik was born in 1923 in the village Ludmannsdorf/Bilčovs in the southern part of Carinthia. She belongs to the Slovenian speaking minority. Early, she and her family were confronted with humiliations. The threat of being deported by the Nazis in 1942, from which she and her family luckily stayed unharmed, led to the decision to contact the partisans of the „Osvobodilna fronta“, the Slovenian liberation front. They were active in 1943 near her home village. On May 6th 1944 she was arrested and brought to a Gestapo-prison in Klagenfurt. From the beginning of 1945, she awaited her trial in the notorious court of justice, but it was not realized anymore. She was released in the last days of war (4.-6. May 1945). She kept her resistant attitude against any form of discrimination up to today.
    Ana Zablatnik was born in 1923 in the village Ludmannsdorf/Bilčovs in the southern part of Carinthia. She belongs to the Slovenian speaking minority. Early, she and her family were confronted with humiliations. The threat of being deported by the Nazis in 1942, from which she and her family luckily stayed unharmed, led to the decision to contact the partisans of the „Osvobodilna fronta“, the Slovenian liberation front. They were active in 1943 near her home village. On May 6th 1944 she was arrested and brought to a Gestapo-prison in Klagenfurt. From the beginning of 1945, she awaited her trial in the notorious court of justice, but it was not realized anymore. She was released in the last days of war (4.-6. May 1945). She kept her resistant attitude against any form of discrimination up to today.

    Ana Zablatnik was born in 1923 in the village Ludmannsdorf/Bilčovs in the southern part of Carinthia. She belongs to the Slovenian speaking minority. Early, she and her family were confronted with humiliations. The threat of being deported by the Nazis in 1942, from which she and her family luckily stayed unharmed, led to the decision to contact the partisans of theOsvobodilna fronta“, the Slovenian liberation front. They were active in 1943 near her home village. On May 6th 1944 she was arrested and brought to a Gestapo-prison in Klagenfurt. From the beginning of 1945, she awaited her trial in the notorious court of justice, but it was not realized anymore. She was released in the last days of war (4.-6. May 1945). She kept her resistant attitude against any form of discrimination up to today.

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  3. Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese - portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.
    Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese - portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.

    Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese -  portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.

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  4. Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese - portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.
    Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese - portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.

    Ana Zablatnik è nata nel 1923 nel villaggio Ludmannsdorf/Bilčovs nella parte meridionale della Carinzia. Appartiene alla minoranza di lingua slovena. All'inizio, lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare umiliazioni. La minaccia di essere deportate dai nazisti nel 1942 - dalla quale lei e la sua famiglia rimasero fortunatamente illese - portò alla decisione di contattare i partigiani dell'“Osvobodilna Fronta”, il Fronte di Liberazione Sloveno, attivo nel 1943 vicino al suo villaggio natale. Il 6 maggio 1944 fu arrestata e portata in una prigione della Gestapo a Klagenfurt. Dall'inizio del 1945 attese il processo nella famigerata corte di giustizia, che non venne mai celebrato e fu rilasciata negli ultimi giorni di guerra (4-6 maggio 1945). Ha mantenuto fino ad oggi il suo atteggiamento di resistenza contro ogni forma di discriminazione.

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