European Resistance Archive/European Resistance Archive (ERA)
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“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945
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“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945
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Francesco Bertacchini da giovane apprendista del negozio per radio “Magnadyne”, Reggio Emilia 1943Francesco Bertacchini da giovane apprendista del negozio per radio “Magnadyne”, Reggio Emilia 1943
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“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945“Volpe“ Francesco Bertacchini (a destra) con altri partigiani dopo la Liberazione di Reggio Emilia, 25 aprile 1945
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Sulla destra “Volpe” Francesco Bertacchini, al centro suo amico del cuore “Pancio” Armando Del Bue, a sinistra Orvillo Radighieri.Sulla destra “Volpe” Francesco Bertacchini, al centro suo amico del cuore “Pancio” Armando Del Bue, a sinistra Orvillo Radighieri.
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“Volpe” Francesco Bertacchini durante una testimonianza con i partecipanti dei “Sentieri Partigiani”, settembre 2014“Volpe” Francesco Bertacchini durante una testimonianza con i partecipanti dei “Sentieri Partigiani”, settembre 2014
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Francesco Bertacchini nasce il 24 giugno 1926 a Reggio Emilia. Da giovane apprendista presso un negozio di radio e grammofoni scopre il suo amore per la musica e la sua avversione al fascismo a causa delle restrizioni che un ragazzo subiva nella vita quotidiana. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, a soli 17 anni, assieme all’amico del cuore, sale in montagna a cercare “i ribelli” e ne diventa uno all’interno della 144° Brigata Garibaldi. Compirà azioni nella zona di Succiso e del Cerreto tentando sabotaggi alle pattuglie tedesche di stanza sulla SS63. Con il nome di battaglia di “Volpe” è operativo all’interno del distaccamento “Antifascista” e “Cervi” e, per una pura casualità, non sarà coinvolto nell’eccidio di Legoreccio del 17 novembre 1944 in cui vengono uccisi tutti i suoi compagni. Ha compiuto diverse azioni nella Val d’Enza e combattimenti fra Bibbiano, Barco e Cavriago. A causa dell’accerchiamento tedesco attraversa il fiume Enza nell’ottobre del ‘44 e passa prima nel territorio parmense e poi in quello piacentino. Partecipa alla liberazione di Parma e nella notte del 24 aprile ‘45 arriva finalmente nella sua Reggio ormai libera.Francesco Bertacchini nasce il 24 giugno 1926 a Reggio Emilia. Da giovane apprendista presso un negozio di radio e grammofoni scopre il suo amore per la musica e la sua avversione al fascismo a causa delle restrizioni che un ragazzo subiva nella vita quotidiana. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, a soli 17 anni, assieme all’amico del cuore, sale in montagna a cercare “i ribelli” e ne diventa uno all’interno della 144° Brigata Garibaldi. Compirà azioni nella zona di Succiso e del Cerreto tentando sabotaggi alle pattuglie tedesche di stanza sulla SS63. Con il nome di battaglia di “Volpe” è operativo all’interno del distaccamento “Antifascista” e “Cervi” e, per una pura casualità, non sarà coinvolto nell’eccidio di Legoreccio del 17 novembre 1944 in cui vengono uccisi tutti i suoi compagni. Ha compiuto diverse azioni nella Val d’Enza e combattimenti fra Bibbiano, Barco e Cavriago. A causa dell’accerchiamento tedesco attraversa il fiume Enza nell’ottobre del ‘44 e passa prima nel territorio parmense e poi in quello piacentino. Partecipa alla liberazione di Parma e nella notte del 24 aprile ‘45 arriva finalmente nella sua Reggio ormai libera.
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